[:it]Laura Benetti, coreografie musical[:]
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11 Luglio – Orfeo ed Euridice di C. W. Gluck
Interpreti:
Orfeo Francesca Biliotti
Euridice Mina Yang
Amore Benedetta Corti
Coro e orchestra a parti reali Schola San Rocco
Maestro direttore e concertatore Francesco Erle
Demi stage Francesco Erle, Andrea Castello
Consulente musicale Sara Mingardo
Assistente musicale Caterina Galiotto
Costumi Sartoria il Monello Vicenza
La semplicità e la potenza di concezione dell’opera lasciano certamente e forse ancora di più oggi a bocca aperta: forza e si caratterizzano con espressività nitida, aprendo la strada all’opera che sa indirizzare il sentimento dello spettatore verso una comprensione profonda e emotivamente coinvolta della vicenda che peraltro non fa proprio che parlare di questo: la musica può cambiare gli animi, e perfino la volontà, fino a sfidare la sorte stessa della vita e della morte, e fra aprire le porte degli inferi stessi.
Non sorprenderà allora più l’ascoltatore il fatto che la scena delle Furie viva di una invenzione tale da rimanere uno dei capolavori drammatici della storia, ma anche che le arie semplici ed eppure vivissime di Orfeo e Euridice sappiano completamente conquistare per la bellezza del segno.
Va però detto: Orfeo è una opera perfettamente a casa sua all’Olimpico di Palladio, non solo per la completa parentela della concezione classica della vita, ma anche per il particolare modo di concepire lo spazio sonoro e il rapporto tra pubblico, orchestra e scena. E di questo noi abbiamo voluto mettere in rilievo proprio il senso profondo, traendo spunto dalla consuetudine di cui godiamo con la grande opera palladiana, disponendo attori e cori nei luoghi deputati alla produzione di suono nel teatro.
2 luglio – Gran Gala Lirico
Ospite d’onore Juan Pons a cui verrà consegnato il premio alla carriera “Vicenza in lirica 2015”
Madrina d’eccezione Katia Ricciarelli
Soprano Céline Laly
Mezzosoprano Beatrice Mezzanotte
Tenore Amedeo Di Furia
Pianoforte M° Federico Brunello
28 Giugno – La Gloriosa Musica Sacra di Venezia
Interpreti:
Soprano Giulia Bolcato
Alto Valeria Girardello
Coro Schola San Rocco
Direttore Francesco Erle
Venezia ha lasciato una incredibile eredità musicale, di compositori, musiche, opere, tipi di formazioni, forme musicali. Ma è universalmnte riconosciuta come il luogo e il tempo di una delle più grandi sensibilità della storia umana per il suono. La attenzione quasi del tutto innovativa per la disposizione delle fonti sonore nello spazio, che certamente raccoglie le eredità di diverse antichità, dalla latina alla orientale, ma che la struttura e organizza fino a farla diventare un modo di scrivere la musica stessa, ha ripercussioni enormi sul prosieguo della storia della musica.
La Basilica di San Marco, la teoria dei grandi Maestri che in essa furono Maestri di Cappella, Organisti, cantori, dai primi secoli dello scorso millennio fino a tutto il settecento, sono stati un riferimento ammirato, copiato e ripensato costantemente da tutti i grandi compositori prima europei, poi mondiali, per il semplice fatto che la idea di calcolare la disposizione la posizione e la qualità delle fonti sonore davanti, attorno e intorno allo spettatore porta , nel modo veneziano, a immaginare una forma di espressione artistica che avvolge completamente l’ascoltatore nel susseguirsi di climi espressivi che possono dare vita a meditazione, dramma, affetti, sentimenti, come nessun dolby sorround moderno può lontanamente pensare di fare.
I celebri chori dei Garbeili, che a Vicenza per via di Andrea poi si legano per la celebrazione del vero monumento alla cultura rappresentativa che è il Teatro Olimpico, sono il primo luogo cui ogni compositore guarda per la sapienza di attenzione di disposizione di fonti sonore, anche qualitativamente asimmetriche e quindi con diverse possibilità espressive, poste nello spazio: i due grandi cori presentati a 8 e 12 voci ne sono tra i più famosi esempi.
La musica di Giovanni Legrenzi, per ora forse meno noto al grande pubblico, ma maestro dalla capacità di scrittura finissima e dalla potenza drammatica fortissima, come testimoniato dal numero delle sue produzioni operistiche, si colora rispetto ai predecessori per una penna armonicamente sempre più ricca, aprendo la strada a quell’allievo, Antonio Lotti, che per la arditezza delle soluzioni armoniche e la bellezza delle sue composizioni, e tra queste di fama mondiale i suoi Cricifixus, fu costante punto di riferimento per J.S.Bach, con cui condivide certo il sommo grado di finezza e complessità di scrittura armonica
Muse
I Muse saranno in Italia per due concerti, sicuramente da tutto esaurito.
Il gruppo inglese, infatti, si esibirà prima a Torino (Stadio Olimpico, 28 giugno 2013) e poi a Roma (Stadio Olimpico, 6 luglio 2013)
Deep Purple – Majano (UD)
Il 24 Luglio 2013 all’Area Concerti Festival di Majano (UD)